Mario Morcellini

Prorettore alla Comunicazione nell’Università di Roma La Sapienza e Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni il professor Morcellini ha un biografia scientifica integralmente ambientata nell’Università di Roma La Sapienza. I suoi studi hanno riguardato la comunicazione televisiva, il giornalismo e le reti digitali, con un’attenzione all’impatto sui minori e, più recentemente, alle relazioni tra mass media e percezione di sicurezza dei cittadini.

A livello nazionale, il suo impegno si è contraddistinto per il lavoro di istituzione della Facoltà di Scienze della Comunicazione, arrivando a presiedere la relativa Conferenza dei Presidi e dei Direttori succedendo, in questo ruolo, a Umberto Eco e venendo recentemente eletto Commissario dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni dal Senato della Repubblica.

Il prof. Morcellini è ficullese per nascita e per vocazione. Profondamente legato al nostro territorio, ha sostenuto molte attività di ricerca sul passato di Ficulle e numerose pubblicazioni prodotte negli ultimi anni, contribuendo così a farlo conoscere in Italia e a preservarne la memoria storica. Degne di nota nell'ultimo periodo sono anche le sue ricerche e le sue pubblicazioni sul Monaco Graziano e sulle sue origini ficullesi.

Un sincero legame di amicizia lo lega al paese e ai suoi abitanti. Dal 2017 è cittadino onorario di Ficulle e non è difficile incontrarlo a passeggio per le vie del borgo, soprattutto nelle belle serate d'estate. Il suo apporto non manca mai negli eventi culturali di maggiore pregio.  

A lui Ficulle deve la definizione di isola che c'è e una delle più belle e affascinanti descrizioni mai scritte:

Ma qual è il fondale storico-artistico di questo paese? Cosa lo definisce e lo rende unico senza perdere però elementi di contatto e di continuità con altri piccoli centri umbri? A ben vedere, non è una singola opera d’arte, ma l’insieme, quello che gli studiosi direbbero l’ecosistema. E dunque più l’atmosfera, l’equilibrio tra silenzio e rumori, il continuum tra case e chiese, lo skyline del disegno del paesaggio. È stato per primo Alessandro Manzoni ad insegnarci a leggere il paesaggio come un’opera d’arte; il primo a parlarci dello “spettacolo dei luoghi”, e a descrivere quella sensazione in forza di cui un monte, una chiesa, una veduta ma anche la cartolina di un paese, entra nel Dna di chi ci nasce o lo adotta e diventa, un pezzo del suo patrimonio visivo e spirituale. A Ficulle tutto questo diventa semplice e immediato; non è un’esperienza intellettuale.